NAPOLI e il suo diritto all’INDIPENDENZA

Questa non vuole essere la solita ed ennesima ricostruzione storica della città di Napoli, bensì il riconoscimento di un popolo che ha fatto di tutto per togliersi dal giogo delle lunghe mani oppressive e malandrine di chi ha sempre voluto gestire questa meravigliosa città che sorge sulla baia più bella del mondo. Così, storicamente, ho voluto mettere in evidenza ciò che scrittori passati e recenti hanno consegnato alla loro penna, come ha fatto Vittorio Gleijeses di cui ho preso il racconto storico di Napoli, così meravigliosamente inneggiabile al diritto d’indipendenza che questa nostra amata città desidera.

Antonio Iannaccone

Napoli Ducale.pdf

Senza nulla aggiungere a questo scritto storico del Gleijeses e al suo bellissimo commento finale, desidero sottolineare, come bene ha fatto l’autore, il carattere di autonomia e indipendenza del popolo napoletano e mettere in evidenza la classe, la cultura e la capacità sociale che è capace di sprigionare per la propria libertà e per la salvezza della città di Napoli, che è stata un fulgido esempio di nazione libera, una voce a cui i vari centri del sud Italia hanno ascoltato e seguito e che in lei si sono rifugiati più di una volta. Voglia questo, essere un monito ai napolitani odierni e futuri, una ripresa di orgoglio e di voglia di cambiare, un messaggio che raggiunge anche tutti i napolitani del sud Italia, di non vivere solo di speranza, ma di fare tesoro di come già mille e mille volte i nostri avi sono riusciti a scrollarsi di dosso il giogo di nemici veri ed amici falsi e che in ognuno di noi batte un cuore napolitano acceso dalla fiamma della libertà, della passione e dell’indipendenza, quello a cui ognuno di noi aspira. E che Iddio ce la mandi buona.

NAPOLI e il suo diritto all’INDIPENDENZAultima modifica: 2008-06-01T15:15:00+02:00da tonyan1
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7 pensieri su “NAPOLI e il suo diritto all’INDIPENDENZA

  1. Caro Antonio,
    mi sono stampato “La Napoli Ducale” e, se Dio vuole, me lo leggerò nel fine settimana insieme a “Breve storia delle Due Sicilie” di Pagano.
    Bisognerebbe scrivere (o mettere a disposizione) i vari capitoli della storia delle Due Sicilie, così come hai fatto per la “Napoli Ducale”. Dettagliare storicamente l’Emirato di Sicilia, il Regno sotto i normanni, gli svevi, l’usurpazione angioina ecc. fino al periodo borbonico, e poi riunire il tutto. Questo perchè, come giustamente dici a proposito del periodo ducale, in ogni periodo ci sono storie, eventi, esempi che risulteranno importantissimi per i tempi che gli sono poi succeduti.
    Proverò a cercare sul web a riguardo.
    Posso chiederti di dove sei?
    Bisognerebbe cominciare a conoscersi un po’ di persona per andare un po’ oltre il leggersi.
    Ti saluto,
    Giovanni Mustafa

    PS – Ho cambiato nome al mio blog. Finora sei stato l’unico visitatore. Fammi qualche altra visitina.

  2. Ciao Giovanni, mi fa piacere della tua visita e mi interessa la tua opinione sulla Napoli Ducale. Devo dirti che stò continuando e a breve finirò anche la Napoli normanna e sveva, voglio arrivare fino al periodo preborbonico, in quanto la storia delle Due Sicilie è ormai stata scritta e riscritta, ma è quella antecedente che manca nei ricordi di molti. Purtroppo mi stò concentrando sulla parte napoletana, ma se mi dai una mano potresti aiutarmi parallelamente a costruire una identica storia della Sicilia(sottolineando la voglia di indipendenza) e poi magari unirle, che ne dici?

    Caro Giovanni io sono napoletano di Napoli, cresciuto tra Bagnoli e il Vomero e mi sento male ogni volta che ne parlo, in quanto sono 12 anni che vivo a Mantova con la mia famiglia per motivo di lavoro, ma mi sei simpatico anche se non ti conosco di persona e chissà che non potremo incontrarci: tu di dove sei?

    Hai un bel sito, complimenti, ti verrò a trovare. Ciao.
    Antonio Iannaccone

  3. Grazie per i complimenti riguardo al blog. Purtroppo non c’è mai tempo per incrementarlo.
    Io sono di Foggia e grazie a Dio vivo a Foggia. Ti capisco quando dici di star male x il fatto di vivere a Mantova. Avendo una figlia che da quasi un anno s’è sposata e vive dalle parti di Como, ogni volta che vado a trovarla, soffro per lei e come te.
    Quanto alla storia, di cui sono anch’io appassionato, specie del periodo arabo (sono musulmano da 30 anni) e di quello normanno-svevo, abbiamo fatto lo stesso pensiero. In effetti del periodo borbonico, forse xchè molto più vicino, la storia è molto dettagliata e non c’è bisogno di reintegri.
    Invece dei periodi precedenti c’è da fare ed anch’io avrei voluto raccogliere un po’ di materiale da ordinare e mettere in rete. Come delle puntate. Cercheremo di coordinarci.
    Se Dio vuole ci incontreremo. Ti farò sapere se vengo lassù, tra le nebbie padane.
    Un caro saluto,
    Giovanni Mustafa

  4. Caro Antonio, mi hai preceduto ed hai fatto benissimo. Ho letto qualche libro sulla Napoli Ducale e da tempo ho intenzione di scrivere qualcosa su questo periodo ma troppi impegni me lo hanno impedito. Il Ducato di Napoli è un periodo storico da prendere ad esempio per l’alto valore civico che i Napoletani hanno dimostrato. Forse sotto questo profilo il migliore per Napoli e la sua provincia.

  5. E’ vero che il Ducato di Napoli è esemplare, tant’è che appena finisco i vari periodi fino al 1700, ho intenzione di tornare a quest’epoca per spulciare i fatti più significativi; già ora sto cercando di trovare più notizie possibili sulla battaglia navale di Ostia, in cui i napoletani evitarono la conquista di Roma da parte dei saraceni e quindi salvarono il mondo cristiano.

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