Pena di morte per i responsabili dei disastri ambientali.

 Disastro ambientale a nord
di Napoli, tra 50 anni il picco dei veleni

20100815_rifuti_giugliano.jpgL’articolo di Rosaria Capacchione su IL MATTINO fa notare che per il 2064 ci sarà il disastro ambientale a nord di Napoli.

“Una bocca enorme e vorace. Un invaso scavato con le pale meccaniche che hanno portato via milioni di metri cubi di terreno fertilissimo. Un gigantesco deposito di scarti umani e industriali. Ecco Scafarea, ecco Tre Ponti, ecco Taverna del Re, malsane campagne dell’area a nord di Napoli, il brodo di coltura nel quale stanno crescendo i mostri chimici che tra cinquant’anni provocheranno la fine del mondo. O almeno, la fine di quel pezzo di mondo che si chiama Giugliano, Parete, Villaricca, Qualiano, Villa Literno.”

Centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti speciali gravano come una spada di Damocle su questi territori, questo è ciò che hanno detto i geologi e ciò è chiamato “DISASTRO AMBIENTALE”.

Non ci interessa che l’inchiesta tiene agli arresti domiciliari alcuni dei responsabili di quest’assassinio di massa, per fermare questi sterminatori peggio di Gengis Khan si ritiene indispensabile istituire inderogabilmente la “PENA DI MORTE”, sì, coloro che provocano tali delitti contro l’umanità vanno privati della loro vita, perchè questi sono peggio dei medici dei lager tedeschi, degli sterminatori artefici dell’Olocausto, gente senza scrupoli che non meritano di vivere. Io sono sempre stato contro la pena di morte perchè la cosa mi ripugnava, ma di fronte a certe sciagure ho indurito il cuore e credo fermamente che questa gentaglia non deve poter vedere la luce del sole, non merita di respirare, non deve poter assaporare più i prodotti della nostra amata terra o bere della freschissima e buonissima acqua di fonte: DEVE MORIRE!

“Rigettando la richiesta di revoca della misura cautelare presentata da Chianese agli inizi di luglio, il gip Piccirillo fa proprie le conclusioni di Balestri e considera attualissima la pericolosità sociale dell’avvocato di Chianese. «Trova conferma – scrive – la sistematica illiceità dei titoli in base ai quali Chianese ha sfruttato gli invasi nella sua disponibilità e la diuturna violazione delle norme poste a presidio di una gestione dell’attività compatibile con la salvaguardia dell’ambiente». E aggiunge: «L’accurata indagine (…), documenta un quadro di falsificazione sistematica delle relazioni prodotte dalle imprese riferibili a Chianese per l’ottenimento delle autorizzazioni e degli altri titoli abilitativi dello smaltimento che – incrociandosi sistematicamente, con comportamenti colpevolmente omissivi e commissivi dei soggetti istituzionali (la Regione Campania, i prefetti, i vertici della struttura commissariale) e dei relativi uffici tecnici – hanno consentito la violazione delle norme succedutesi nella disciplina del settore. Da questi comportamenti è scaturito l’effetto di disastro ambientale».”

Il corsivo è di Antonio Iannaccone.

per leggere l’articolo:  http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=114855&sez=NAPOLI

Pena di morte per i responsabili dei disastri ambientali.ultima modifica: 2010-08-16T08:54:00+02:00da tonyan1
Reposta per primo quest’articolo