Né di qua né di là, ma comunque con tutti e due

Né di qua né di là, ma comunque con tutti e due

La volpe e l’uva

ovvero: cu dduje piére ’int’ a na scarpa

domenica 6 settembre 2009 di Guglielmo Di Grezia

Un triplo salto all’indietro ed uno davanti ed eccoci alle solite, signore e signori.
La maschera di picaresca sofferenza, come è solito fare, con un discorso che solo lui può argomentare, ci informa anche questa volta che loro (cds) sono andati, ma solo perché invitati e già qui mi sorge una domanda, se uno mi invita ad un convegno mi invita in qualità di ascoltatore o di relatore? Questo nel comunicato del 03/09/2009 non ci era stato specificato.
Quindi debbo dedurre che se ha parlato lui o qualcuno dei suoi luogotenenti, vuol dire che la cosa la sapeva da tempo e quindi l’ha tenuta segreta per non turbare la trattativa in atto: la “foederatio”.
Si coglie quantomeno la malafede, che è alla base di ogni operazione truffaldina.
Andando avanti, il picaro, parla di aver avuto poco tempo per poter esprimere i suoi (o loro, fate voi) dubbi e le sue aspirazioni.
Anche qui visto il poco contenuto espresso (inteso come puro quantitativo scritto e quindi da leggere) desta un altro dubbio: quanti minuti aveva a disposizione per disquisire il proprio pensiero?
Essendo un pensiero cosí breve (come sopra detto), si deve pensare che forse non era nemmeno in scaletta e quindi ai presenti ex D.C, ex A.N., ex P.S.I., ex D.S. e soprattutto ex trombati della politica campana e non solo, quello che aveva da dire non interessava, per cui doveva solo ascoltare e, casomai, eseguire qualora (ma anche di questo dubito) gli fosse stato chiesto qualcosa del tipo attaccare i manifesti per questo o quel loro candidato (qualcuno comprese le maschere sanno di quel che dico).
Di sicuro si evince una cosa: come al solito vogliono tenere un piede in due scarpe.
Se qualcuno aveva dei dubbi, questo modo di fare e di comportarsi li dovrebbe palesare.
Pertanto se qualche sprovveduto si appresta a fare un accordo (foederatio) con questi elementi, di sicuro non ne può non tener conto nelle future azioni politiche (e non solo) da intraprendere, poiché, come emerso e come tutti sapevano, certi elementi che piú che uomini di acciaio (come citato dal loro precedente comunicato) sembrano uomini di cartone, sono legati a doppio nodo con l’MPA, tanto che qualcuno dei luogotenenti della maschera, si sono candidati nelle liste dell’MPA con scarsi risultati, palesandosi pertanto allo stato dei fatti inaffidabili.
Che poi vuol far credere che non hanno firmato ipotetici fogli di intenti (deve essere una moda del momento) nello stato dei fatti è poco credibile.
Debbo dire per lo piú che questa sua ammissione di non condivisione, mi ricorda invece una fiaba di Edipo, “la volpe e l’uva”.
Siccome la volpe (anche questo personaggio gli calza a pennello) non poteva arrivare all’uva, per non perdere la faccia disse che era acerba. La faccia certi elementi, l’hanno persa da un bel pezzo.
Peraltro, non si sono mai chiesti, lui e i suoi compagni di merende, che peso politico ha l’MPA nella penisola Meridionale?
Stando alle ultime elezioni, non ha piú del due per cento (e credetemi che sono largo di manica), pertanto all’infuori della Sicilia (ed anche li sappiamo con quali voti va avanti), attualmente rappresenta niente e con la politica che sta facendo, dubito che possa arrivare a qualcosa poiché, alla base del sistema adottato da questi, c’è il clientelismo che nel Sud è in altre mani.
Quindi usando le sue parole (del picaro), se questo è il Meridionalismo ragionato e non di cuore come potrebbe essere il nostro, qualcuno avrà sbagliato a fare i calcoli o forse, per meglio dire, calcoli seri non sono all’altezza di farli. Pertanto tutto quello che fanno è dovuto al caso ed alle opportunità che gli capitano di volta in volta.
La verità è che non sanno piú a che santo aggrapparsi per sbarcare il lunario e quindi “Franza o Spagna purché se magna”, questo e il Meridionalismo ragionato di questi soggetti.
Il Meridionalismo di cuore o meglio di passione, è vero che rallenta, rallenta le aspirazioni da megalomane che taluni di questi soggetti, dall’amico Zitara chiamati mezze cartucce, hanno e vogliono mettere in essere a spese di quella brava gente che per l’appunto ragiona spassionatamente e non per calcolo personale.
Ancora una volta, qualcuno ha perso l’occasione di stare zitto e non fare danni.
Certi soggetti la parola onestà, fosse almeno intellettuale, non sanno dove sta di casa.

NOTA  DELL’AUTORE

 

 

Leggendo i risultati delle ultime elezioni  europee ho constatato, con meraviglia, che oltre ai suoi luogotenenti anche la maschera di picaresca sofferenza in quella tornata elettorale si è candidato nelle liste del Partito per le Autonomie di Lombardo.

Con un fare che va dalla sceneggiata napoletana alla macchietta, ha dato le dimissioni da segretario del movimento, per tuffarsi nell’agone politico.

Al di là dell’opportunità di tale gesto (uno si candida e tuttalpiu’ se eletto a seguito di cio’ si dimette), quello che salta all’occhio, è il suo far notare di sacrificarsi per il bene della Patria e del movimento.

Tornando alle sue parole di meridionalisti di cuore  e di testa e rifacendomi a quanto scritto dal sig. Balia delle sue chiarificazioni avute con il soggetto, mi sovviene una domanda: essendo io un meridionalista di cuore loro (le maschere, non certo il sig. Balia che non mi onoro di conoscere e quindi non potrei esprimere nessun giudizio) che sono di testa di che teste sono?

Io un idea l’avrei, ma per ovvie ragioni legali, non posso palesare.

Ad ognuno l’ardua sentenza.

Guglielmo Di Grezia

 

Né di qua né di là, ma comunque con tutti e dueultima modifica: 2009-09-06T21:59:00+02:00da tonyan1
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