Indipendentismo e indipendentisti

Indipendentismo e indipendentisti

di Antonio Iannaccone

L’indipendentismo è un’idea. Che cos’è un’idea? E’ la rappresentazione di ogni singolo contenuto del pensiero e più in particolare la rappresentazione di un oggetto alla mente.1) Rappresentazione mentale schematica, sommaria, ossia nozione elementare, di un oggetto, di un fatto, di un concetto2) L’attività della mente rivolta a immaginare una possibile realtà (in contrapposizione alla realtà stessa). 3) La parte sostanziale, il contenuto fondamentale e teorico di una dottrina, a cui s’ispira l’azione di un movimento politico o culturale, talora con significato più vicino a «ideale»: l’idea monarchica, l’idea repubblicana; l’idea non muore mai, anzi ha vita e forza dalle persecuzioni (Settembrini); l’idea nazionale, il sentimento dell’unità della nazione e della sua ragion d’essere; combattere, lottare, morire per un’idea, per un ideale.  

tricolore napolitano2.JPGLeonardo da Vinci, detto pure mente universale, disse che per amare un’idea bisogna conoscerla. Noi indipendentisti dobbiamo amare la nostra idea, per riuscire in ciò non basta condividere le superficiali manifestazioni di fede da parte dei nostri compatrioti, ma per amare l’indipendentismo bisogna studiarlo, esaminarlo, viverlo, senza tralasciare di seguire le sue manifestazioni pratiche.

Amare l’indipendentismo vuol dire credere alla sua direttiva, credere come e più di una fede, perché un voto di fede si può rompere, ma una coscienza preparata e allenata non vive d’illusioni bensì di una sicura speranza. Quindi necessita costituire un indipendentismo ragionato e con una forte fede nella nazione.

Fino ad oggi l’indipendentismo è stato una dottrina fin troppo usata e abusata, ma poco studiata. Questo si può dire a causa della politica partitica che ha da tempo creato incoerenti spaccature nei movimenti indipendentisti, ai quali sin dall’inizio traccia la loro strada da percorrere, donandogli un vessillo già preparato e un’idea preconfezionata, per questa o quella classe. Oggi i tempi sono maturi perché s’inverta la tendenza, infatti, l’avanzante disagio del partitismo e dei contrasti interni ne sono la prova.

Il vero Patriota considera l’indipendenza libera dalla schiavitù delle idee classiste, dal romanticismo e dalla religione. Non ci si ritira sull’Aventino ogni qual volta si presenta un confronto chiarificatore. I sovversivi e gli anarchici che si sono ubriacati d’indipendenza sono avvisati.

Queste doglie sono necessarie per far nascere un indipendentismo vero, per far nascere una nazione sana. Oggi è una piccola forza popolare domani sarà la forza che annullerà lo sfruttamento dello stato sulla nazione, dello stato sull’uomo e dell’uomo sull’uomo.

A questo punto voglio chiedere ai denigratori del movimento indipendentista, a coloro che non riescono a distinguere l’indipendentismo dal partito indipendentista, a quei pennivendoli che puntualmente dichiarano morta l’idea stessa dell’indipendenza ogni qualvolta un Patriota da sfogo alla sua impulsività:da quando esiste l’umanità, quand’è che è esistito un movimento ideologicamente mondiale e complesso come l’indipendentismo? 
Magari si potrebbe dare risposta con le religioni, ma sono così diverse fra loro che è opportuno ridimensionarle a singole idee di popoli.

Forse si potrebbe indicare la liberazione dal colonialismo classico, però ha visto affrancare solo popoli dell’America meridionale, dell’Africa e dell’Asia, guidate dalle lunghe mani del capitalismo liberista e dal comunismo, quindi succube di altri movimenti ideologici.

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Credo, quindi, che si possa affermare tranquillamente che l’indipendentismo è il vero movimento universale che compone la spina dorsale delle nazioni e che ne legittima l’esistenza. Esso è ritenuto come unica preoccupazione per i governi e la vera speranza per i giovani e gli oppressi.

L’indipendentismo vero è quindi formato da un nazionalismo puro, basato sulla giustizia sociale e sul rispetto delle diverse nazioni.

Vedo piccoli e insignificanti, tutti quei pennivendoli che senza tregua parlano d’indipendentismo inconcludente e finito.

Si prenda nota dunque, che l’indipendentismo e in particolare quello napolitano, non si avvilisce e non si esalta, ma ragiona, perché studia con fede.

Patrioti, meditiamo insieme, perché uniti si può.

Indipendentismo e indipendentistiultima modifica: 2011-09-09T23:40:19+02:00da tonyan1
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