Tutta l’Africa in festa per un referendum pacifico

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(di Thabo Mbeki)* – Traduzione di Gianni Marion
Sia che la gente del Sudan voti per l’unità o la separazione, il risultato sarà un trionfo africano.
Oggi la gente del Sudan meridionale esprimerà il proprio voto in una consultazione storica per determinare se il Sudan rimarrà una nazione o si dividerà in due stati. Il referendum si sta svolgendo come pianificato, pacificamente, in un’atmosfera festosa. Questo è un trionfo per il Sudan e un successo per l’Africa.
Sei anni fa, fui presente alla firma dell’Accordo Globale di Pace per il Sudan a Naivasha, nel Kenya, che pose termine a una delle guerre più lunghe e sanguinose dell’Africa. Quel giorno mi divenne chiaro che i leader sudanesi stavano vincolandosi alla pace e che avrebbero adempiuto fedelmente alle disposizioni centrali di quell’accordo. Oggi hanno dimostrato la loro buona fede.
La tragica morte del capo del Movimento per la Liberazione del Popolo Sudanese, John Garang, in un incidente di elicottero appena tre settimane dopo il suo giuramento come primo vice presidente del Sudan, ha costretto molti a domandarsi se l’accordo di pace avrebbe retto.


Il suo successore, Salva Kiir Mayardit, è riuscito a condurre il Sudan meridionale al punto odierno, in cui il suo popolo ha finalmente la possibilità di esercitare liberamente il suo diritto di auto-determinazione. Il presidente Salva ha confuso gli scettici e farà transitare il Sudan meridionale nel suo futuro, sia come nazione indipendente che come parte di un Sudan unito.
Per il Sudan settentrionale, accettare la prospettiva di una secessione della parte meridionale è una realtà penosa. Quattro giorni fa, il presidente Bashir si è recato a Juba a parlare ai meridionali. Ha detto di essere un convinto unionista. Tuttavia, i meridionali si son sentiti grandemente confortati quando ha affermato che, nel caso scegliessero l’indipendenza, non solo l’accetterebbe, ma si unirebbe a loro per le celebrazioni.
Nonostante il costante progresso del Sudan durante gli ultimi sei anni antecedenti a questo momento, i media internazionali hanno tenduto a concentrarsi sugli aspetti negativi, prestandosi come pulpito per i pessimisti che, a loro volta, hanno fallito a comprendere e accettare l’impegno del Sudan nei confronti della pace e della ricostruzione delle relazioni nord-sud.
Il successo in Sudan costituirà una delle pietre angolari per la costituzione di un continente pacifico, prosperoso e unito. Data l’importanza di questo risultato, l’Unione Africana ha compiuto un passo senza precedenti nel riunire in consesso tre precedenti capi di stato, per fornire assistenza ai partiti sudanesi, tra le altre cose, a mantenere fede all’Accordo Globale di Pace. Ho avuto il privilegio di presiedere questo consesso, che include gli ex-presidenti Abdusalami Abubakar della Nigeria e Pierre Buyoya del Burundi.
Negli ultimi 12 mesi il nostro consesso ha svolto un’attività con i partiti sudanesi per risolvere tutti i temi in discussione per l’Accordo Globale di Pace, così come svolgere le trattative per gli accordi operativi post-referendum. Assicuriamo che durante i prossimi sei mesi saranno stipulati accordi su tutte le questioni rimaste ancora aperte.
Queste includono la disputa sui confini del distretto di Abyei, la demarcazione del confine nord-sud, la risoluzione della questione del debito, la spartizione delle risorse petrolifere e gli accordi per un processo politico vincolante per porre termine al conflitto in Darfur.
Se il voto del referendum dovesse essere a favore della secessione, l’Africa darà il benvenuto al sud-Sudan come cinquantaquattresimo stato. Piuttosto che dividersi in un sud “Africano” e un nord “Arabo”, il Sudan diventerà due stati africani paritari, ciascuno contraddistinto da diversità etniche, culturali e religiose, entrambi pronti ad affrontare le sfide della democratizzazione, dello sviluppo dell’unità nella diversità.
In questo giorno, l’Africa si unisce con i sudanesi, meridionali e settentrionali, per celebrare un trionfo africano.

* Ex-presidente del Sud Africa, ora presidente del Consesso dell’Unione Africana per gli Adempimenti di Alto Livello per il Sudan (www.guardian.co.uk)

 

Tutta l’Africa in festa per un referendum pacificoultima modifica: 2011-01-31T18:37:32+01:00da tonyan1
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