A SANREMO LA REGINA RANIA RESTITUISCE L’INTERNAZIONALITA’ ALLA LINGUA NAPOLETANA

di Gino Giammarino

nino-dangelo_264947-300x270.jpgTra le polemiche che agitano normalmente il pre-festival di Sanremo forse la più discussa è stata quella relativa al pezzo presentato da Nino D’Angelo e Maria Nazionale, Jamme Jà.  Iniziata tra stampa e giuria demoscopica, la querelle si è arricchita (si fa per dire) persino dellavoce autorevole del ministro Zaia (Lega Nord): ‘‘Auspico che a Sanremo ci sia una par condicio dei dialetti: mai più come quest’anno dove è stato privilegiato il napoletano“. Naturalmente, non possiamo condividere né che la lingua napoletana sia equiparata ad un semplice dialetto, né che un ministro leghista entri nel merito delle scelte artistiche di una manifestazione canora sulla base del solito razzismo strisciante. E non ci si venga a dire che siamo vittimisti perchè poi, di fatto, la canzone di D’Angelo, uniformemente definita da pubblico e critica come veramente bella, è stata misteriosamente eliminata, facendo strada a sottoprodotti usa&getta gentilmente forniti dai reality televisivi della De Filippi o della Maionchi.

rania3918_img.jpgMa la verità non si può nascondere, come l’internazionalità della musica, della lingua e della cultura partenopea. E così, nell’arco di sole ventiquattro ore è stato lo stesso festival a chiedere scusa ai millenni di tradizione napolitana attraverso la richiesta della regina di Giordania Rania. Pare sia stata Lei stessa, infatti, a richiedere l’esecuzione de ‘O sole mio” – tra le più grandi testimonial della musica partenopea – ai tre piccoli grandi tenori. Con buona salute delle polemiche, della Lega Nord e delle giurie, giustizia è fatta. Più o meno come Morgan…

da: http://www.ilbrigante.it/spettacoli/a-sanremo-rania-restituiscelinternazionalita-del-napoletanogino-giammarino/

il brigante.gif
A SANREMO LA REGINA RANIA RESTITUISCE L’INTERNAZIONALITA’ ALLA LINGUA NAPOLETANAultima modifica: 2010-02-18T19:35:03+01:00da tonyan1
Reposta per primo quest’articolo