Svelato il mistero delle finestre di Palazzo Reale

Palazzo deturpato per climatizzare alcune stanze
di Angelo Forgione
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In molti non se ne erano accorti, qualcuno si. Quei sei finestroni bianchi rilucenti sulla facciata di Palazzo Reale, al primo piano di fianco al balcone di parata, non sono affatto un primo avvio di restyling come qualcuno aveva pensato ma a tutti gli effetti l’ennesimo scempio che qualcuno si è consentito a danno di uno dei monumenti della città: incredibile ma vero, trattasi di intervento di climatizzazione dell’area relativa alle sei finestre, un mero intervento finalizzato al miglioramento del comfort di chi vive quelle stanze, attuato scavalcando ogni vincolo estetico e architettonico.

Un lavoro realizzato grazie all’intervento privato della Fondazione San Paolo IMI che, con una sponsorizzazione di 3 milioni di euro, ha reso possibile la climatizzazione interna e l’installazione dei nuovi bianchissimi infissi che consentono una corretta climatizzazione.  Nessuno però ha pensato a salvaguardare la visione estetica all’esterno facendo verniciare le aperture di un bianco più opalescente che potesse mimetizzarle e renderle meno vistose. Non ci ha pensato neanche la Soprintendenza BB.AA. che certe cose avrebbe il compito di evitarle.

Alla fine della fiera, il pugno nell’occhio dei finestroni è a tutti gli effetti il dazio che il Palazzo Reale deve pagare per offrire migliore ospitalità a qualche suo inquilino. Bisognerebbe però trovare il modo per dirlo ai turisti che sicuramente hanno più sensibilità artistica e gli occhi li poggiano su quella facciata chiedendosi come mai la Reggia di Napoli abbia sei bianchissime finestre nuove di zecca e trentasei fatiscenti. Chissà come la prenderebbero se sapessero che a Napoli la cura dei monumenti storici é sacrificata alla ragion di clima. Si dirà “meglio che niente”, ed è proprio così che la pensano gli impiegati di Palazzo Reale, ben consci di quello scempio.
Che non è certo il solo, e basta fare un giro negli spazi laterali della struttura per rendersi conto di quanta incuria e degrado vi sia. Chi ne ha la curiosità, provi per esempio ad aggirarsi negli spazi aperti sul lato di Via Acton o ad affacciarsi sui giardini reali su Via San Carlo: zone nascoste di degrado nascosto.

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Il Palazzo Reale ha di certo bisogno di interventi urgenti che il Ministero dei Beni Culturali non assicura. Solo “spiccioli” sono i 200mila euro che arrivano da Roma, e con quelli a stento si copre l’ordinaria amministrazione. Ma non stupisca questo in un paese in cui persino l’archeologia rinvenuta deve essere risotterrata per mancanza di risorse alla base delle quali ci sono i tagli del Governo ai beni culturali che stanno mettendo in ginocchio una delle principali risorse di un paese ricco d’arte qual è l’Italia, ovvero il turismo.

Svelato il mistero delle finestre di Palazzo Realeultima modifica: 2010-01-20T14:42:22+01:00da tonyan1
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