Tangenziale di Napoli, aumento ingiustificato

Il previsto aumento del 2,17% è invece del 6,68%, e già in passato gli arrotondamenti avevano alzato le percentuali del balzello.
Gli imprenditori del nord mettono le mani nelle tasche degli automobilisti napoletani.

di Angelo Forgione
32200_2sm.jpgDal 1 Gennaio 2007 al 1 Gennaio 2010 il pedaggio della Tangenziale di Napoli è aumentato di 15 cent, passando da 65 centesimi del 31 Dicembre 2006 agli 80 imposti dal 1 Gennaio 2010.
Il transito sull’unica tangenziale a pagamento d’Italia è quindi aumentato negli ultimi tre anni del 23%.

Solo il 1Maggio scorso si era passati dai 70 ai 75 centesimi e a distanza di soli otto mesi ecco il nuovo balzello. L’aumento del pedaggio sulle autostrade italiane, a fine 2009, era infatti stato fissato al 2,17% ma sulla strada napoletana il rincaro effettivo è stato di euro 0,5 sulla base di 0,75 precedente. Fatti due conti si tratta di un aumento ingiustificato pari al 6,68%.

I vertici della Società che gestisce la Tangenziale ricorrono già all’arrotondamento della tariffa e lo scorso Maggio l’aumento avrebbe portato la tariffa a 73 centesimi poi arrotondati a 75. E oggi siamo già ad 80 centesimi. Sempre più spremuti gli automobilisti napoletani i quali, ogni volta che sono costretti a  fermarsi al casello ed allungano la mano piena di spiccioli, ne sentono un’altra virtuale affondare nelle proprie tasche.

La Tangenziale di Napoli fa capo ad un gruppo industriale del Nord di proprietà della famiglia Benetton che controlla Atlantia (Autostrade per l’Italia) e Autogrill e partecipa a numerose altre società dominanti nel settore dei trasporti.

Per questa mattina il Movimento di Insorgenza Civile, Soccorso Popolare Antiusure insieme al Partito Meridionalista identitario e spalleggiati dai Verdi Campani, hanno indetto una manifestazione pubblica presso la sede della SPA Tangenziale di Napoli al Centro Direzionale.

L’oggetto della protesta è l’anomalia per cui quella napoletana risulta essere l’unica Tangenziale interamente a pagamento. L’avvocato Gianluca Bozzelli, Presidente di Antiusure e vicepresidente di Insorgenza, ha redatto dopo attento studio della vicenda un esposto al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, che potrà essere utilizzato da ogni parlamentare napoletano, come interrogazione al Governo. Nell’esposto sono elencati otto punti che dimostrano l’illegittimità del “salasso”.
Il Movimento di Insorgenza Civile e l’associazione Antiusure, da anni impegnati in questa battaglia di legalità e di rispetto per i cittadini napoletani e campani, hanno raccolto nel 2009 oltre 4000 sottoscrizioni all’esposto al Ministro, mentre il gruppo su facebook “Tangenziale di Napoli gratuita” raccoglie oltre 5500 adesioni.

A questa battaglia si è accodato il gruppo dei Verdi Campania, rappresentato dal commissario regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha proposto una class action supportata da acluni avvocati avversa gli ingiustificati aumenti tariffari degli ultimi tre anni.

15/1/2010

Tangenziale di Napoli, aumento ingiustificatoultima modifica: 2010-01-15T23:09:54+01:00da tonyan1
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