L’idea indipendentista.

“LA CONCEZIONE TEORICO DOTTRINALE DELL’INDIPENDENTISMO”

L’IDEA indipendentistA


folla indipendentista.jpgL’indipendentismo come idea vincente può dirsi composta di varie fasi tra cui la teoria e la pratica.

Teoricamente esso è parte integrante dell’animo umano. Sin dalla sua esistenza, l’essere umano ha sempre cercato di fare da solo, sia singolarmente sia come comunità. Da solo riesce a decidere cosa fare, dove andare e come muoversi per il proprio bene e non per essere migliori o superiori agli altri. Lo stesso dicasi comunitariamente, infatti all’unisono ci si muove e si ragiona per il bene comune e non per essere migliori o superiori alle altre nazioni.

Oggi è teoricamente giusto pensare che delle persone e delle comunità quali le nazioni, si attrezzino per essere indipendenti, ma nel pieno rispetto delle altre nazioni, con cui allacciare consecutivamente rapporti economici e sociali.

 Sin dalla nascita dei primi popoli si è scritto sull’indipendenza e si è lottato per essa. Con l’avvento dell’oppressivo sistema statale centralista, carceriere di popoli e nazioni, in molti casi detto anche imperialismo, si è avuto un tentativo, quasi riuscito, della soppressione dell’indipendentismo, dovuto allo schiacciamento sociale dell’identità nazionale di un popolo, debellando comunità e nazioni, raggruppandoli, appunto, in oppressive forme statali.

Ciò ha fatto nascere e sviluppare una cultura indipendentista, per il sostegno del popolo, mediante il fine della libertà politica, economica e sociale della nazione.

 Tutta questa cultura ha portato a vivere un XX secolo pieno di rivolte popolari che hanno riportato molte nazioni nel giusto posto che gli compete: la caratteristica dell’autogoverno. A parte il processo di decolonizzazione, tra cui sono famose le indipendenze di Cuba, dell’India e del Vietnam, sono da ricordare i recenti smembramenti imperialisti dell’URSS, del centralismo statale della Yugoslavia, in seguito ad un processo armato, ma anche la suddivisione pacifica della Cecoslovacchia e del Sudan (apparentemente). 

 L’indipendenza dallo stato centralista oppressivo si è evoluta in un raffinato sistema di lotta all’imperialismo, adottando pensieri propri delle ideologie liberalista, fascista, socialista e comunista. Sorgono così svariati movimenti indipendentisti di destra e di sinistra, in molti casi anche all’interno della stessa nazione, creando, di fatto, una spaccatura nella forza indipendentista nazionale, deviando il popolo verso una lotta di classe che li allontana inesorabilmente dalla sana idea dell’indipendenza nazionale. Infatti, alcuni partiti indipendentisti della stessa nazione, sono pronti a lottare tra di loro perdendo di vista il comune nemico: lo Stato oppressore.

Nasce così la frustrazione del popolo che vede scomparire la sua importanza di nazione e si sente sfruttato, usato, senza sapersi spiegare il come e il perché.

 images (3)2.pngA questo punto l’idea indipendentista deve essere diffusa in ogni modo tra il popolo, dandogli quel diritto di essere nazione, che finora i partiti gli hanno negato. E’ l’idea indipendentista che deve dare le giuste indicazioni nazionali per far ritrovare l’identità perduta ai popoli, i quali inconsciamente si sono resi schiavi del sistema globale.

Il popolo non è conscio di quale sia il suo posto reale, della sua importanza e della sua capacità, ma è l’indipendentismo che lo rende consapevole del suo inalienabile diritto all’autogoverno. E’ l’indipendentismo che dà una felice prospettiva futura e genuini pensieri ideologici legati alla nazione liberata. E’ l’indipendentismo che apre la veduta politica e culturale per il bene della nazione.

 Tutto ciò va a confermare la sostanziale differenza che c’è tra partito indipendentista e indipendentismo. Non si lasci ingannare il popolo dal logoro partitismo interclassista, poiché è suo il diritto a determinare la nazione e non di un partito.

La cultura indipendentista è diffusa in Spagna, in Gran Bretagna, in Francia. In italia è quasi nulla e ciò spiega l’interesse superficiale che dimostrano i popoli della penisola. Per questo urge una diffusione quasi dottrinale dell’indipendentismo, che deve preparare il popolo patriota a rialzarsi e a riappropriarsi della propria vita di tutti i giorni, vivendo l’idea stessa della vera libertà e capace di interessarsi ai problemi della nazione.

Quando il Patriota fedele raggiungerà una elevata preparazione nazionale e si sarà liberato dalla schiavitù del partitismo ideologico, allora, prenderà coscienza di essere popolo e nazione e insieme si potrà segnare un nuovo e vero periodo di giustizia sociale, prendendo posto nella storia. 


Antonio Iannaccone 

 

 

L’idea indipendentista.ultima modifica: 2011-10-14T09:20:36+02:00da tonyan1
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