Missioni Militari Umanitarie. Contraddizione in termini.

Missioni Militari Umanitarie. Contraddizione in termini.

Immagine.pngdi Antonio Iannaccone

Una volta c’erano le guerre, ovvero conflitti armati tra due o più eserciti, ma oggi il termine guerra non si usa quasi più. Dovremmo essere contenti o per lo meno sollevati spiritualmente, ma non è così, poichè i media danno notizie di guerra ogni giorno. Come mai? Per il semplice motivo che questi scontri armati non sono mai cessati, anzi dalla II Guerra Mondiale in poi ci sono stati tantissime guerre locali in Asia, in Africa e in America del sud causando più di 30 milioni di morti, quasi quanti ne morirono nell’ultimo conflitto mondiale. L’escamotage che è stato trovato per farci credere che viviamo in una Pace mondiale, è nell’uso di certe parole, una delle quali è proprio il termine “guerra”, sostituito con Missione di Pace e quando si tratta di scontri armati tra due o più stati che si trovano abbastanza lontani dalla nostra vita quotidiana, basta solo non parlarne cioè fare in modo che nessun media ne dia notizia o se non se ne può fare a meno, raccontare l’episodio come se fosse stato un caso isolato.

L’ultima guerra combattuta dall’Italia è stata la II Guerra Mondiale e dal 1945 non ha più preso parte a nessun altra guerra, almeno ufficialmente.  Questo perché ultimamente gli interventi armati su suoli di altri paesi sono chiamati “Missioni Militari Umanitarie”, così dicendo si cerca di rispondere a quanti denunciano la violazione della stessa Costituzione Italiana la quale recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione alle controversie internazionali”. In questo modo l’Italia ha partecipato a più di cento interventi armati in oltre 40 paesi del mondo, ponendosi contro i principi della costituzione che l’ha formata e le cui leggi devono essere il fondamento della sua prova esistenziale. Come si fa ad essere attaccati a quella bandiera che invece di rappresentare il suo popolo è solo simbolo di ipocrisia e illegalità tradendo la buona fede di chi crede a certi valori.

Oltre tutto credo fermamente che i nostri militari umanitari o la maggior parte di quelli che sono attivi in tali missioni, non sono preparati a quello che si trovano davanti, per questo molti di loro muoiono, magari veramente credono ad una missione di pace e poi si ritrovano in zona di guerra. Certo quelli che hanno avuto più perdite sono gli statunitensi e i britannici, ma solo perché hanno preso parte a più interventi rispetto agli italiani

Questi gli interventi militari.

UNIFIL – Libano (1979 – in corso)
UNTAG – Namibia (1989 – 1990)
UNOSOM – Missione Ibis – Somalia (1992 – 1994)
ONUMOZ – Missione Albatros – Mozambico (1993 – 1994)

Missioni Nato

Missione IFOR/SFOR – Bosnia-Erzegovina (1995 – in corso)
Missione Joint Guarantor – Macedonia (1998 – 1999)
Missione KFOR – Kosovo (1999 – in corso)
Missione Allied Harbour – Albania (1999)
Task Force Essential Harvest – Macedonia (2001)

Missioni Multinazionali

Libano 1 e Libano 2 (1982 – 1984)
Missione Airone – Kurdistan (1991)
Operazione Ippocampo – Ruanda (1994)
Operazione Alba – Albania (1997)
Operazione Stabilise – Timor Est (1999 – 2000)

Missioni Nazionali

Missione Pellicano – Albania (1991 – 1993)

MISSIONI DI OSSERVAZIONE
UNMOGIP – India e Pakistan (1949 – in corso)
UNTSO – Siria, Israele, Libano, Egitto (1958 – in corso)
MINURSO – Sahara occidentale (1991 – in corso)
UNIIMOG – Iran e Iraq (agosto 1988 – febbraio 1991)
UNIKOM – Iraq e Kuwait (1991 – in corso)
MONUC – Congo (1999 – 2000)
UNMEE – Etiopia – Eritrea (2000 – in corso)
ECMM – Ex Jugoslavia (1991 – in corso)
OSCE/KVM – Kosovo (1998 – in corso)

DELEGAZIONI DI ESPERTI
Malta (1973 – in corso)
Marocco (1977 – in corso)
Somalia (gennaio 1983 – settembre 1990)
Afghanistan (marzo 1989 – ottobre 1990)
Kuwait (settembre – dicembre 1990)
Albania (1997 – in corso)

Grandinotizie.it/ 20/novembre/2001

Missioni Militari Umanitarie. Contraddizione in termini.ultima modifica: 2011-01-05T19:06:52+01:00da tonyan1
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