AMBIENTE CAMPANO COLLASSATO

AMBIENTE CAMPANO COLLASSATO.IL 18 SETTEMBRE PRESENTEREMO ALTRE DUE PROPOSTE:”ERGASTOLO AMBIENTALE” E “RECALL AMBIENTALE”.MA IL PUNTO DI PARTENZA E’IL COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI SU QUESTI TEMI
domenica 15 agosto 2010
 Non è solo l’aria avvelenata che ci fa vivere due anni in meno rispetto agli altri cittadini Italiani. Rosaria Capacchione, dalle pagine de IL MATTINO, ci fulmina informandoci su quanto è accaduto al suolo, al sottosuolo e alle falde acquifere a Nord di Napoli.
Inferno,disastro,apocalisse per le future generazioni. Questi i termini utilizzati non da noi, ma da una grande giornalista.
Il dramma ambientale Campano è assoluto: aria,acqua,mare,suolo,sottosuolo,rifiuti.
Le responsabilità multiple:penali, etiche, civili, economiche, sociali.
E senza alcun dubbio,senza condizionamenti partitici di alcun tipo,la maggiore responsabilità è delle Istituzioni locali che per oltre un decennio hanno governato questo territorio. Erano loro i rappresentanti istituzionali di questo territorio ed era loro dovere affrontare questi problemi come assolute priorità: imponendo un giusto sistema di controlli e sanzioni, progettando iniziative reali di disinquinamento,destinando i fondi europei a grandi progetti ambientali e non regalandoli a clienti e amici,pretendendo dai Governi Centrali la massima attenzione su queste esigenze attraverso una credibilità che non hanno mai avuto. Anzi. Basti pensare che l’ambiente non era tra le 4 priorità che il Presidente della Regione Bassolino indicò, quando riunì le Regioni Meridionali per impostare i tavoli di lavoro coordinati sui principali problemi del Sud.
Devono pagare per quanto hanno fatto e per quanto non hanno fatto.
Siamo consapevoli di altre responsabilità che gravano su un opposizione partitica che non ha voluto ne’ saputo mandare a casa questi signori nonostante i crimini ambientali commessi,sui media locali che per troppi anni sono stati alleati di questo sistema di Governo Locale marginalizzando il più delle volte chi tentava di reagire,su associazioni di categoria e sindacati( non tutti) appiattiti come sogliole interessate al potere dominante,soprattutto sui cittadini che sono passivi,poco impegnati e che hanno rimosso queste emergenze anche perché “distratti” da tanti altri problemi che non sono maligni come i danni ambientali che regalano le loro tragiche conseguenze dopo anni che le determinano.
Per tutto questo manifesteremo il 18 settembre a Piazza del Plebiscito attraverso un’iniziativa dedicata al veleno dell’aria che respiriamo, ma che si allarga a tutto l’ambiente mortificato a Napoli e in Campania.Ancora una volta agiremo nella logica della partecipazione(essenziale)della protesta(doverosa)della proposta(determinante).
E quanto denunciato dalla Capacchione ha fatto allungare il nostro già lungo elenco di proposte che consegneremo quel giorno.
Abbiamo aggiunto due richieste che saranno consegnate ai parlamentari Campani per precise proposte di legge. “Ergastolo ambientale” a chi commette reati come questi e a chi consente che gli stessi vengano perpetuati. Non sono omicidi,sono stragi.
E “Recall ambientale” per i rappresentanti istituzionali che consentono che il loro territorio possa subire questi gravissimi danni ambientali. La Recall è uno strumento ,in vigore in alcuni Stati Americani, con il quale i rappresentati possono mandare a casa i rappresentanti se commettono gravi inadempienze.
Il punto di partenza rimane però una diversa partecipazione dei cittadini. Se beviamo acqua che sappiamo essere avvelenata dobbiamo sputare e non deglutire passivamente. Dobbiamo reagire.
Sergio fedele

da: http://www.napolipuntoacapo.it/npc/iniziative.asp?cat=&id=2220

AMBIENTE CAMPANO COLLASSATOultima modifica: 2010-08-15T20:19:00+02:00da tonyan1
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