Sud/ Confcommercio: Criminalità costa 3,5 mld,5.400 euro a impresa

7,8% è il peso sul valore aggiunto del terziario

postato 2 giorni fa da APCOM

Roma, 24 feb. (Apcom) – E’ del 7,8% il costo della criminalità sul valore aggiunto del terziario nel Sud Italia, per un totale di 3,5 miliardi di euro: 5400 euro ad impresa. E’ quanto emerge da un’analisi dell’ufficio studi di Confcommercio, che ha stimato, attraverso un’elaborazione aggiornata al 2009, i costi effettivamente sostenuti dalle imprese in relazione alla criminalità – furti e rapine, usura e racket e le conseguenze collegate a questi eventi – sia in termini diretti (costo dell’evento e dell’eventuale ferimento subito) che indiretti (spese difensive).

Per i settori commercio e pubblici esercizi, spiega la Confcommercio, tali costi ammontano nel Sud al 4,7% del valore aggiunto prodotto dal settore nel mezzogiorno, 2,1 miliardi di euro, quasi la metà del valore dei costi sostenuti in tutta Italia (5,2mld, il 2,5% del valore aggiunto). Un onere aggiuntivo in media pari a circa 3.000 euro per impresa. Se poi vengono sommati al costo dei fenomeni criminali precedentemente considerati (rapine, furti, racket e usura) quello della contraffazione e dell’abusivismo in termini di valore aggiunto dei settori commercio e pubblici esercizi, la perdita stimata ammonta ad una percentuale, nel Mezzogiorno, del 7,8%. Il costo medio per azienda, se si considera anche il ‘peso’ della contraffazione, sale quindi nel Sud a quasi 5.400 euro, per un ammontare complessivo di 3,5 miliardi di euro.

Da: http://notizie.virgilio.it/notizie/economia/2010/2_febbraio/24/sud_confcommercio_criminalita_costa_35_mld5400_euro_a_impresa,23132680.html

Sud/ Confcommercio: Criminalità costa 3,5 mld,5.400 euro a impresaultima modifica: 2010-02-27T23:17:41+01:00da tonyan1
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