SUD: INTESA SANPAOLO CHIEDE IL SALARIO DIFFERENZIATO

Lettera Napoletana n. 24 – gennaio 2010


n. 24 – gennaio 2010

SUD: INTESA SANPAOLO CHIEDE IL SALARIO DIFFERENZIATO

 lettera.jpgIl gruppo bancario Intesa-SanPaolo, che ha inglobato il Banco di Napoli, ha ufficializzato il progetto di salari differenziati tra Nord e Sud proponendo ai sindacati 600 nuove assunzioni con stipendio ridotto del 20%. Le assunzioni riguarderebbero – ha detto ai sindacati il direttore generale del gruppo, Francesco Micheli, – “3 o 4 siti produttivi da aprire a Lecce, Potenza e l’Aquila” (cfr. Il Sole-24 Ore, 8.1.10). In queste aree del Sud i dipendenti vedrebbero la propria busta paga ridotta del 20% per i primi quattro anni, con l’applicazione del contratto d’apprendistato.

In realtà Intesa-SanPaolo aveva già avanzato ad ottobre 2009 ai sindacati del credito la proposta di salari ridotti al Sud presentandola come un “contratto di sostegno all’occupazione”(cfr. Ansa, 21.10. 09) ed affermando che l’applicazione di tali contratti avrebbe evitato “il rischio di delocalizzazioni in Romania”, dove il gruppo bancario ha già trasferito alcuni dei servizi di “back-office”.

Da segnalare che nei “siti produttivi”che Intesa-SanPaolo si propone di collocare nelle regioni del Sud verranno localizzate – informa il quotidiano di Confindustria – “lavorazioni amministrative, gestione magazzini, sicurezza, banca telefonica, trattamento valori e relativo trasporti” piuttosto che le attività propriamente bancarie. In ogni caso l’accoglimento della proposta da parte dei sindacati Dircredito, Fabi. Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Silcea e Sinfub-Ugl sancirebbe il principio che la stessa prestazione lavorativa può essere retribuita 100 al Nord ed 80 al Sud, come chiedono da tempo gruppi industriali e politici del Nord con il pretesto di un presunto “minor costo della vita”nelle regioni meridionali. In realtà gli stessi indicatori economici ufficiali, smentiscono il presunto “minor costo”della vita in diverse zone del Sud e Napoli ha fatto registrare più volte negli ultimi anni il record nell’aumento dei prezzi. Ma anche ammettendo l’esistenza di prezzi più bassi in alcuni settori merceologici si dimentica il maggior costo della vita sopportato dai cittadini delle regioni del Sud amministrate dai Bassolino, Loiero e Lombardo, con il pagamento delle addizionali su Irpef e benzina, i costi stellari della Tarsu a Napoli, l’inefficienza di una sanità pubblica di fatto inutilizzabile e la scadente qualità dei trasporti. (LN24/10)

SUD: INTESA SANPAOLO CHIEDE IL SALARIO DIFFERENZIATOultima modifica: 2010-01-16T10:25:00+01:00da tonyan1
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