Medioriente. Alle origini del conflitto…

Visto i tempi che corrono, non ho potuto fare a meno di pubblicare quest’articolo di Nando Dicè sul problema palestinese, interessante e profondamente vicino al nostro problema.

Un interessante parallelismo fra Sionismo e Risorgimento, fatto dall’Arch. Dicè
Medioriente. Alle origini del conflitto…

Mi chiama un amico e mi fa: “di nuovo guerra in Palestina… sì, lo so, a te frega poco, tu parli solo dei meridionali…”.
Ora premesso che solo chi conosce davvero le sofferenze del proprio popolo può comprendere quelle degli altri, il “nazionalismo-giacobino” non ha patria, è un’invenzione a tavolino, quindi con accorgimenti vari si può imporre a tutti. Infatti, l’ultima unità nazionale giacobina in Europa, non fu quella Italiana, ma quella sionista. Nasce a Basilea per opera di Theodor Herzl [nella foto sotto a destra] nel 1897. Solo che non si concretizzò in Europa, come quello italiano, ma attraverso L’Organizzazione Sionistica Mondiale, si concretizzò in Palestina 50anni dopo. Come per
quella italiana, gli artefici, furono gli inglesi e come tutti i nazionalismi giacobini, portò stragi e sterminii. Ora, chiamarli contadini meridionali, vandeani o contadini palestinesi, non cambia nulla, i meccanismi del nazionalismo sono sempre gli stessi. Ma una similitudine mi ha colpito più di ogni altra. Come il risorgimento fu l’unico movimento nazionale condotto contro la religione nazionale, se ci atteniamo alle parole degli ebrei ortodossi, anche la nascita dello stato di Sion contraddice la Torah1.theodor-herzl_fondo-magazine.jpg
Ma andiamo in ordine.
Era il 1930 quando gli inglesi, da esperti di razzismo, si accorsero di una cosa strana: i sionisti erano razzisti anche contro gli ebrei-non sionisti. Attraverso il Fondo Nazionale Ebraico i Sionisti, (cioè i nazionalisti ebrei, cosa ben diversa dai credenti ebrei) acquistavano terreni palestinesi dagli arabi non residenti e ne cacciavano i contadini che vi lavoravano, dichiarando quelle terre “suolo ebraico” che solo i sionisti potevano lavorare2.
In quella situazione storico-politica gli Inglesi si erano talmente tanto incasinati, che come denunciarono molti rabbini nel dopoguerra, in modo atroce e criminale decisero di vietare gli arrivi di altri Ebrei dalla Germania hitleriana. Usarono un crimine per evitarne uno maggiore. Loro sapevano che avevano creato un “mostro”3 e cercarono di limitare i danni, ma non ci riuscirono. Gruppi terroristi sionisti, come L’Irun, l’Haganah o lo Stern (LEHI), gia operanti dagli anni precedenti, dal 1944 cominciarono a convincere con metodi “pacifici” e “democratici” il governo inglese ad avere la loro terra promessa. Ora se è vero che un carnivoro non può per definizione andare contro la propria natura e decidere di punto in bianco di diventare vegetariano, è altrettanto singolare che un popolo che si autodefinisce “nomade” (ebrei) pretenda di stanziarsi in una “terra promessa”. E gli ebrei veri lo hanno sempre denunciato4. Bisogna infatti ben distinguere gli Ebrei (che la terra promessa l’aspettano alla fine del mondo e per la sola volontà di Dio) dai Sionisti5 che la vogliono subito a tutti i costi e con le proprie mani.
Fra gli atti più pacifici dei sionisti, come non ricordare l’assassinio del ministro inglese per il Medioriente Lord Moyne, nel 1944. Oppure come fare a dimenticare il premier sionista Menachen Begin, che da leader del gruppo Irgun fece saltare in aria un’intera verticale dell’albergo King David di Gerusalemme, guarda caso piena di inglesi dell’amministrazione britannica. Novantadue morti e 58 feriti. Altro che rapimento dell’Achille Lauro. Basta solo pensare che venne definito “uno dei peggiori atti terroristici del secolo“. Poveri inglesi, nei loro archivi si leggono tanti atti criminali e tanti omicidi e rapimenti ad opera dei sionisti, che presi fra l’incudine palestinese e il martello dei banchieri sionisti nel 1947, in lacrime e disperati, si presentarono all’ONU e rinunciarono al mandato. Ufficializzando quello che formalmente era già avvenuto, cioè l’influenza statunitense nella regione Palestinese. Con vero sollievo scaricarono quel bubbone che avevano creato sulle spalle della Casa bianca e delle sue Lobby. L’influenza americana subito scese sulla Palestina con tutta la sua giustizia made in yankee6. L’ONU, imparziale e giusta, decise che a chi in Palestina rappresentava il 30% ,della popolazione, cioè i sionisti, fosse assegnato il 54% del territorio. Addirittura l’America nella sua infinita bontà democratica, decise che la regione del Negev, popolata da 90.000 beduini, 500 sionisti e 100 Ebrei pre-sionisti (ebrei-ottomani), andasse tutta ai Sionisti. I cattivissimi Palestinesi però, in maniera “ingiustificata”, a questo atto di bontà dissero “inspiegabilmente” NO! Apriti cielo. Nell’aprile del 1947 i sionisti applicarono una vera e propria pulizia etnica, ampiamente documentata ed altrettanto ampiamente nascosta. Come ampiamente documentati ed ampiamente nascosti, sono i crimini contro l’umanità e le torture che continuano a fare. Non vi meravigliate, cari nazionalisti, anche lo stato italiano tiene segretati gli atti del risorgimento. Ma torniamo al tema. Che uccisero i “cattivi” palestinesi va bene, è meglio non ricordarlo, ma che la setta sionista Stern massacrò pure il mediatore dell’ONU Folke Bernadotte,
[nella foto sotto] per farlo sapere alla gente che dobbiamo fare? Mandare a Gerusalemme Striscia la Notizia?
Ma fra massacri e assassini di civili palestinesi, il 14/5/1947 fu proclamato lo Stato di Israele. Da parte dei sionisti, non di tutti gli ebrei ricordiamolo. Ecco perchè sarebbe stato più corretto chiamarlo Sionel. Il partito nazionalista ebraico (i sionisti) grazie agli appoggi internazionali economici, (come per i Savoia, la storia si ripete) convinse (e convince) il mondo che tutti gli Ebrei sono sionisti e che quindi tutti gli ebrei sono d’accordo con loro. Falso, per noi nonostante il plebiscito, ma falso pure per loro! Ma questo è un altro discorso e ne riparleremo.
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Tre anni dopo i sionisti si inventarono che nel ‘47, previo incitamento via radio degli “estremisti” arabi, i palestinesi avevano deciso di abbandonare VOLONTARIAMENTE (emigrazione?) le terre che avevano abitato insieme agli ebrei pre-sionisti per appena 1400 anni. I sionisti, anche loro, sequestrarono le terre abbandonate chiamando il tutto molto democraticamente “custodia temporanea”. Inutile dire che quando quei famosi “faziosi antisemiti” della BBC di Londra che monitoravano radiofonicamente tutta la zona dissero che l’incitamento radiofonico non c’era mai stato i sionisti ebbero per loro la stessa considerazione riservata alla risoluzione (12/1948) dell’ONU contro la pulizia etnica sempre da loro (i sionisti) operata. Se ne fregarono!
Così 725.000 palestinesi lasciarono la loro terra per sempre, senza neanche cantare “santa Lucia luntano”.
Cosa farei io, “scemo del villaggio”, se in virtù dei loro diritti di fondazione della Maglia Grecia i Greci venissero a Napoli e ci cacciassero tutti? Beh, meglio non pensarci. Pensiamo invece a quello che dicono i Sionisti di se stessi:
Commissione Kahan del governo sugli eccidi di civili nei campi profughi di Sabra: «La nostra conclusione è che il ministro della difesa Sharon è personalmente responsabile…». Ma va? E lo dicono pure? E cosa scrive il giornale sionista Ha’aretz, riportando parole del primo ministro Begin, cioè lo stesso che gli inglesi chiamavano terrorista? «ci sono state azioni di rappresaglia contro le popolazioni civili arabe…». Cioè una violazione della Convenzione di Ginevra? Sarò pure scemo, ma le violazioni delle convenzioni di Ginevra non furono quelle per cui furono giustiziati tanti cattivi a Norimberga? Guarda che combinazione, se applicassimo a tutti le stesse regole avremmo tanti premi Nobel per la pace e tanti presidenti democratici in meno. Ma soprattutto al Sud non avremmo tante piazze Vittorio Emanuele e Garibaldi, considerando che il primo campo di concentramento dell’Europa continentale, venne fatto a Finestrelle per noi meridionali.
Ma gli ambasciatori sionisti all’ONU che dicono? Vediamo quello che riporta il Jesuralem Post, citando Abba Eban, ambasciatore nel 1981. «il quadro che emerge è di un Israele (ma sarebbe meglio chiamarlo Sionel) che selvaggiamente infligge ogni possibile orrore di morte…nelle popolazioni civili, in un’atmosfera che ci ricordano regimi…che non oseremo chiamare per nome». Chiamarlo per nome no, fare emergere lo stesso quadro si? Che bello essere un diplomatico, si può parlare di tutto, senza spiegare niente.
Ma io sono uno “scemo” e alcune cose me le spiego a modo mio. Fra Palestinesi (popolo) e Sionisti (setta ideologica nazionalista), la pace non potrà mai esserci, perché considerando il tasso demografico, 30 anni di pace sarebbero la morte di “sionel” ed i Sionisti lo sanno7.
Fra, Palestinesi (popolo) e Ebrei (uomini di origini diverse uniti da una confessione religiosa, mutata da politeista a monoteista) la PACE è sempre stata possibile.
Rabbino Yosef Tzvi Dushinsky, parlando dell’emigrazione degli ebrei (non sionisti) in Palestina: «Non vi fu mai un momento…nel quale gli arabi abbiano opposto resistenza alcuna. Al contrario essi (gli ebrei) erano i benvenuti…era risaputo che essi giungevano per motivi religiosi» e quindi non nazionalistici. Volete la pace in Palestina? Bene dobbiamo fare tre cose:
Primo: non confondete gli Ebrei, da sempre presenti in loco, con i Sionisti, nazionalisti invasori e colonizzatori, degni più di Custer che del Dio del Deserto.
Secondo: Capire che il nazionalismo giacobino non può essere condannato in casa altrui, ma esaltato in casa propria.
Terzo: non chiamate lo Stato dei nazionalisti guerrafondai Israele, non offendete gli ebrei, non offendete la loro millenaria tradizione religiosa, non offendete le loro persecuzioni, trasformandoli in quello che non sono. Chiamate quello Stato nato per motivazioni ideologiche-giacobine e non religiose così come sarebbe giusto chiamarlo: Sionel! Lo stato dei sionisti.

Se volete davvero la pace, chiamiamo tutte le cose , con il loro nome!

Nando Dicè
Lo Scemo del Villaggio Globale
Note
1- «La Torah ci proibisce di lottare per il possedimento delle terre, se non attraverso mezzi spirituali” Rabbino S.R. Hirsch. 2003. o anche «Ogni forma di Sionismo è un’eresia…», Rabbino S.D. Schneerson. 1 «La Torah ci proibisce di lottare per il possedimento delle terre, se non attraverso mezzi spirituali” Rabbino S.R. Hirsch. 2003. o anche «Ogni forma di Sionismo è un’eresia…», Rabbino S.D. Schneerson. www.jewsnotzionists.org
2- «Tenteremo di sospingere la popolazione Palestinese in miseria oltre le frontiere…gli negheremo qualsiasi lavoro sulla nostra terra…Sia il processo di espropriazione che l’espulsione dei poveri devono essere condotti con discrezione ed attenzione», Theodor Herzl, leader sionista.
3-«Il danno che abbiamo fatto riversando una popolazione aliena (i sionisti) su una terra araba non si riparerà mai più…», Lord Sydenham alla camera dei Lords di Londra 1922
4- «Il nazismo ha distrutto il giudaismo fisicamente, il Sionismo l’ha distrutto spiritualmente», Rabbino Leibele weisfisch. E ancora: «Stiamo aspettando la cancellazione del Sionismo e lo smantellamento del regime dello stato d’Israele», Rabbino Yoshe Freund. E ancora. «Non sono malvagi perché sionisti. Sono sionisti perché malvagi», Rabbino Elchonon Waserman. E le citazioni di Ebrei ortodossi contro i sionisti potrebbero continuare a lungo….
5- «Ciò che abbiamo fatto, facendo concessioni non agli ebrei ma ad un gruppo di estremisti sionisti, è stato aprire una ferita in Medioriente, e nessuno può predire quanto essa si allargherà», ONU: La questione palestinese, British Government, Hansard’s reports. House of Lords p. 1025. 1922
6- E la protezione vale ancora oggi, basta pensare che le leggi americane, vietano di aiutare i paesi che producono clandestinamente armi nucleari. E gli americani sanno attraverso gli aeri spia dal 1960, ed attraverso le dichiarazioni del tecnico Mordechai Vanunu del 1986, che i sionisti hanno oltre 200 ordigni nucleari. L’arresto di Vanunu, avvenne a Roma attraverso la complicità dei servizi Italiani e sequestrato dai servizi inglesi, venne processato e condannato a 18 anni, di cui 11 di isolamento. La cosa incredibile e che venne condannato per una cosa che secondo lo stesso governo sionista, “non esisteva”.
7-Negli anni 70 i sionisti, volendo “distruggere” il partito Fatah di Arafat, che era una forza laica, finanziarono ed “incoraggiarono” il partito di Hamas, notoriamente integralista islamico
Medioriente. Alle origini del conflitto…ultima modifica: 2009-01-05T10:18:04+01:00da tonyan1
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