Verso l’indipendenza

La macroregione Napolitania – Principi generali

Tutto l’ex Regno delle Due Sicilie è afflitto dagli stessi problemi, i suoi popoli hanno le stesse preoccupazioni e le stesse aspirazioni per il futuro. Allo scopo di guidare lo storico ex Regno delle Due Sicilie: Sicilia ed ex Regno di Napoli, è necessaria un ampia autonomia dallo stato italiano centralinista, ed un’unica direzione per tutto l’ex Regno di Napoli e parallelamente per la Sicilia. E ’ necessario perciò creare una macroregione a statuto speciale in cui dovranno fondersi le regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia in base all’articolo 132 comma 1 della costituzione “italiana”. In questa macroregione potrebbero far parte anche i territori laziali che erano parte integrante del Regno di Napoli che chiedessero in base all’articolo 132 comma 2 della costituzione “italiana” di cambiare regione. Questa macroregione in merito al Regno di Napoli esistito tra il 1302 e il 1815 si chiamerà Napolitania, ed avrà gli stessi confini continentali che ebbe  il Regno di Sicilia tra il 1150 e il 1302, poi il Regno di Napoli tra il 1302 fino al 1815 ed infine il Regno delle Due Sicilie dal 1815 fino al 1861 quando il Regno di Sardegna si espanse fino alla Sicilia. L’autonomia dei siciliani verrebbe rispettata e la Sicilia per questo motivo non farebbe parte della macroregione. Avendo la Sicilia già il suo statuto con ampia autonomia, ai Siciliani sarebbe necessario solo una nuova classe dirigente con principi guida del duosicilianismo. Lo statuto della Napolitania dovrà prevedere nel suo testo articoli su: 1) Napoli capitale. 2) Autonomia legislativa. 3) Parlamento Napolitano. 4) Esecutivo eletto direttamente dal popolo. 5) Sezione Napolitana della Corte Costituzionale. 6) Criteri per le candidature alle cariche pubbliche Napolitane. 7) Devoluzione di alcuni poteri ad enti locali. 8) Province e loro confini. 9) Federalismo fiscale. 10) Banco centrale Macroregionale. 11) Doppia moneta. 12) I.V.A. differenziata. 13) Bandiera. 14) Bilinguismo. 15) Inno Macroregionale. 16) Proprietà del patrimonio architettonico, archeologico e naturalistico. 17) Scuola e formazione professionale.  18) Sicurezza del territorio. 19) Marina Mercantile. 20) Referendum per l’autodeterminazione. I punti programmatici degli articoli dello statuto saranno approfonditi in altri articoli che verranno pubblicati nei prossimi giorni. Questa idea-progetto di macroregione Napolitania spero venga considerata anche altri compatrioti con i quali potremmo cominciare ad abbozzare lo statuto che sarà uno dei documenti da presentare agli elettori per le campagne politiche degli anni a venire. Ognuno dovrebbe presentare la sua bozza di statuto e tutti insieme svilupperemo poi il documento definitivo.  Siamo dispersi su un ampio territorio e come se non bastasse molti di noi sono anche emigrati. Lo sviluppo di internet e dei nuovi sistemi di comunicazione ad esso collegati possono ovviare alle distanze ed essere un valido strumento per collaborare a questa ed altre proposte. La Macroregione Napolitania vuole essere una proposta mediatrice tra le due anime del nostro movimento, quella indipendentista e quella riformista. Un simile assetto istituzionale riporterebbe il nostro popolo ad essere gestore del proprio futuro. Probabilmente sarebbe un passo intermedio verso l’obbiettivo finale ed anche un estremo tentativo per  risolvere i nostri problemi all’interno della repubblica italiana.    Il mondo intorno a noi sta cambiando, nuovi sviluppi internazionali stanno aprendo altre possibilità storiche; è il momento di muoversi per non perdere queste opportunità che potrebbero non presentarsi in seguito. Joseph Epomeo

Verso l’indipendenzaultima modifica: 2008-04-20T08:40:00+02:00da tonyan1
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